Circolari FE Pubblicate
La guida per operare con l’estero
09/04/2014
Nell’ambito dei rapporti con l’estero, specialmente nei gruppi d’imprese, può capitare che una società italiana sostenga dei costi che, in seguito, riaddebita alla propria capogruppo o a un’altra consociata estera. In questi casi si pone il problema del corretto inquadramento IVA dell’operazione, oltre alla sua rilevanza territoriale. Esaminiamo di seguito le casistiche più ricorrenti.
26/03/2014
Sempre più frequentemente le imprese non residenti, prive di stabile organizzazione in Italia, operano all’interno del territorio nazionale servendosi di un rappresentante fiscale o tramite identificazione diretta. Nella gran parte dei casi l’apertura di una partita IVA italiana risponde a esigenze logistiche, connesse alla vendita di beni all’interno del territorio nazionale, in favore di soggetti passivi residenti. In questi casi gli operatori nazionali incontrano spesso delle difficoltà nel riconoscere e trattare le operazioni ricevute da soggetti non residenti identificati in Italia.
12/03/2014
L’utilizzo del plafond IVA oltre il limite disponibile, c.d. splafonamento, è punito con la gravosa sanzione amministrativa dal 100% al 200% dell’imposta non applicata all’operazione. È comunque ammesso il ricorso al ravvedimento operoso entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale IVA e, quindi, entro il 30.9 dell’anno successivo a quello in cui si è commessa la violazione. Esaminiamo di seguito le diverse metodologie di regolarizzazione indicate dall’Agenzia delle Entrate.
26/02/2014
Il DM 12.2.2014, in vigore dallo scorso 24 febbraio, ha modificato l’elenco degli Stati e territori considerati a regime fiscale privilegiato, escludendone la Repubblica di San Marino. Per effetto di tale esclusione viene meno l’obbligo di ricomprendere le operazioni realizzate con operatori economici sammarinesi nella c.d. comunicazione “black list”.
12/02/2014
Gli INCOTERMS, ossia i termini di resa utilizzati negli scambi internazionali di merci, consentono di stabilire in maniera inequivocabile le condizioni commerciali di trasferimento dei beni (chi paga i costi di trasporto, di assicurazione e di sdoganamento, e in quale momento avviene il passaggio dei rischi tra il venditore e il compratore). Dopo aver esaminato le peculiarità del gruppo C, terminiamo l’analisi degli INCOTERMS 2010 analizzando il gruppo D.
29/01/2014
Con l’inizio del periodo d’imposta pare opportuno soffermarsi sulla disciplina degli elenchi INTRASTAT, esaminando le novità in arrivo e ripercorrendo le principali caratteristiche dell’adempimento.
15/01/2014
Con un recente intervento di prassi l’Agenzia delle Entrate ha affermato che le cessioni di beni all’estero in regime di franco valuta possono, al ricorrere di talune condizioni, fruire del regime di non imponibilità IVA e concorrere alla formazione del plafond IVA.
18/12/2013
Gli INCOTERMS sono i termini di resa utilizzati negli scambi internazionali di merci che consentono di stabilire in maniera inequivocabile le condizioni di trasferimento dei beni (chi paga i costi di trasporto, di assicurazione e di sdoganamento, e in quale momento avviene il passaggio dei rischi tra il venditore e il compratore). Dopo aver esaminato nella scorsa circolare le peculiarità del gruppo F, proseguiamo l’analisi affrontando il gruppo C.
04/12/2013
Gli INCOTERMS sono i termini di resa utilizzati negli scambi internazionali di merci che permettono di stabilire in maniera inequivocabile chi paga i costi di trasporto, di assicurazione, di sdoganamento, e in quale momento avviene il passaggio dei rischi tra il venditore e il compratore. Dopo aver esaminato nella scorsa circolare le peculiarità del gruppo E, proseguiamo l’analisi affrontando il gruppo F.
20/11/2013
Nelle operazioni commerciali con l’estero il trasferimento fisico delle merci ha un’importanza fondamentale; i beni devono, infatti, giungere ai mercati di destinazione in modo sicuro e in un quadro contrattuale chiaro e univoco per le parti coinvolte nella transazione. Gli operatori possono definire dove e come avviene la consegna delle merci, chi paga il trasporto, chi sopporta i rischi e chi provvede allo sdoganamento, nel rispetto delle reciproche esigenze commerciali. Tuttavia, considerate le profonde differenze tra gli usi commerciali dei vari Paesi e mercati, è opportuno far riferimento a un set di norme conosciute che codificano le più diffuse prassi commerciali internazionali, ossia gli INCOTERMS della Camera di Commercio Internazionale di Parigi.