Circolari FE Pubblicate

La guida per operare con l’estero

04/05/2016
Con la Sentenza n. 23761/2015, la Corte di Cassazione è tornata a occuparsi dei contratti di appalto per la realizzazione di stampi da utilizzare per la fornitura di beni in ambito comunitario. Secondo i giudici di legittimità, il requisito dell’effettivo trasporto degli stampi nel Paese membro del committente deve essere verificato avendo riguardo al termine del rapporto contrattuale originale, e non alla cessazione di eventuali distinti contratti stipulati dalle stesse parti, anche se aventi a oggetto la fornitura di beni della stessa specie realizzati con i medesimi stampi.
20/04/2016
Secondo prassi costante dell’Amministrazione finanziaria, l’omessa o errata indicazione in fattura del codice identificativo IVA dell’acquirente comunitario, può comportare la riqualificazione della cessione come “interna”, con conseguente diniego del regime di non imponibilità IVA, ripresa a tassazione dell’operazione e applicazione delle relative sanzioni. La problematica è stata affrontata a più riprese anche dalla Corte di Cassazione che, con alcune recenti sentenze, pare essersi definitivamente allineata ai principi sanciti dalla Corte di giustizia. Esaminiamo di seguito la problematica, tenendo conto del mutato orientamento della giurisprudenza di legittimità.
06/04/2016
Negli scambi commerciali con la Repubblica di San Marino si possono configurare anche operazioni triangolari che vedono coinvolti due operatori nazionali e un’acquirente sammarinese. Con RM n. 17/E/2009 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che tali operazioni costituiscono triangolazioni all’esportazione.
23/03/2016
Con RM n. 75/E/2015, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che l’applicazione del regime di vantaggio non assume più alcun rilievo ai fini dell’applicazione dei criteri di territorialità IVA delle prestazioni di servizi. Sono quindi da ritenersi superate le indicazioni rese dall’Agenzia delle Entrate in occasione dell’introduzione dei nuovi criteri territoriali delle prestazioni di servizio con l’estero.
09/03/2016
La nuova procedura di trasmissione della dichiarazione d’intento, posta direttamente in capo all’esportatore abituale, pareva aver definitivamente risolto l’annosa questione circa la responsabilità solidale del fornitore destinatario di una falsa dichiarazione d’intento rilasciatagli dal proprio cliente. Ciononostante, la Corte di Cassazione continua a richiedere al fornitore dell’esportatore abituale un’attività di verifica che, tuttavia, non trova riscontro nell’attuale impianto normativo.
24/02/2016
La compravendita di autoveicoli nuovi in ambito comunitario è disciplinata da specifiche disposizioni derogatorie alle ordinarie regole delle operazioni intracomunitarie. Inoltre, al fine di contrastare il fenomeno delle c.d. frodi carosello, sono previsti specifici adempimenti prodromici all’immatricolazione del veicolo in Italia. Esaminiamo di seguito la relativa disciplina IVA e i connessi adempimenti procedurali.
10/02/2016
Nella generalità dei casi, nei modelli INTRASTAT devono essere riepilogati i dati delle operazioni registrate o soggette a registrazione ai fini delle disposizioni in materia di IVA, ancorché tale annotazione non sia stata eseguita. In taluni casi, tuttavia, sono previste specifiche regole per l’inclusione delle operazioni negli elenchi riferiti agli scambi di beni, di seguito esaminate.
27/01/2016
La c.d. “Riforma delle sanzioni” è intervenuta sull’impianto sanzionatorio previsto in materia di reverse charge, introducendo una disciplina articolata e improntata a criteri di proporzionalità tra la gravità della violazione e la misura della sanzione. Le nuove e più favorevoli sanzioni tornano applicabili, oltre che per le irregolarità commesse sulle operazioni soggette al reverse charge, anche per l’omessa applicazione dell’inversione contabile agli acquisti intracomunitari di beni. Esaminiamo di seguito la nuova disciplina, applicabile alle violazioni commesse dal 1.1.2016.
13/01/2016
In occasione dell’inizio del nuovo anno pare opportuno tornare sugli adempimenti IVA connessi alle operazioni realizzate con controparti estere, riepilogandone termini e modalità. Esaminiamo di seguito gli obblighi IVA delle principali operazioni commerciali con l’estero in ambito “B2B”, sulla base dei più recenti chiarimenti di prassi.
30/12/2015
Il D.Lgs. 147/2015 ha radicalmente modificato la disciplina fiscale dei costi sostenuti nelle operazioni intercorse con operatori localizzati in Stati o territori a fiscalità privilegiata. La nuova formulazione dell’art. 110, TUIR, applicabile già dal 2015, riconosce l’automatica deducibilità dei costi “black list” entro il limite del valore normale, consentendo la deduzione dell’eventuale eccedenza qualora sia dimostrato l’effettivo interesse economico e la concreta esecuzione delle operazioni. Il DDL “Stabilità 2016”, tuttavia, prevede la completa abrogazione delle restrizioni alla deducibilità dei costi “black list” con effetto dal 2016. Esaminiamo di seguito il peculiare regime di deducibilità fiscale dei costi “black list”, oramai in via di abrogazione, sulla base della più recente evoluzione normativa.