Circolari FE Pubblicate

La guida per operare con l’estero

12/10/2016
Al fine di garantire un’uniforme e coerente applicazione del criterio territoriale di tassazione dei servizi immobiliari in tutti i Paesi membri, la Commissione europea ha emanato il Regolamento n. 1042/2013/UE, le cui disposizioni diventeranno vincolanti e immediatamente applicabili dal prossimo anno. La DG TAXUD della Commissione europea ha poi pubblicato le note esplicative al regolamento di esecuzione, il cui contenuto costituisce un valido strumento di orientamento per l’applicazione pratica della disciplina.
28/09/2016
Il governo britannico intende avviare le procedure formali di uscita dall’Unione Europea nei primi mesi del prossimo anno. Ancorché il processo negoziale di ridefinizione degli accordi unionali richieda almeno un biennio, è comunque opportuno iniziare ad analizzare gli effetti fiscali della c.d. Brexit, almeno in ambito IVA. È, infatti, indispensabile, specie per le imprese che operano abitualmente con il Regno Unito, programmare per tempo le necessarie modifiche alle relative procedure amministrative e organizzative.
14/09/2016
La concessione in uso di brevetti e marchi per la produzione o la commercializzazione di beni costituisce, specie per le imprese che non dispongono delle risorse necessario per lo sviluppo della fase produttiva, un valido ausilio per la penetrazione in nuovi mercati. Gli accordi di licenza in ambito internazionale possono tuttavia generare una doppia imposizione in capo al percettore dei canoni, determinato dal sovrapporsi della pretesa impositiva dello Stato della fonte e di quello di residenza. Esaminiamo di seguito i principali aspetti fiscali dei canoni transfrontalieri.
10/08/2016
Nell’ambito della disciplina intracomunitaria, è prevista la possibilità di introdurre i beni, inviati in Italia da un fornitore comunitario in dipendenza di un accordo di consignment stock, in un deposito IVA gestito dall’acquirente stesso. Tale peculiare tipologia di deposito non è soggetta ad alcun limite temporale e, pertanto, il presupposto impositivo è sospeso sino al momento dell’estrazione dei beni.
27/07/2016
Il nuovo Codice Doganale dell’Unione (CDU), in vigore dallo scorso 1° maggio, ha radicalmente innovato il regime speciale del deposito doganale, rimuovendo alcuni vincoli logistici all’immagazzinamento delle merci non unionali e introducendo la possibilità di utilizzare il metodo dell’equivalenza. Esaminiamo di seguito le principali caratteristiche del nuovo deposito doganale.
13/07/2016
Con il nuovo Codice Doganale dell’Unione (CDU), entrato in vigore lo scorso 1° maggio, è stata profondamente innovata la legislazione applicabile agli scambi internazionali di merci con Paesi terzi, introducendo svariate modifiche che impattano, tra l’altro, sui regimi doganali speciali, sulle procedure di domiciliazione e sull’istituto della rappresentanza doganale. Per consentire l’adeguamento alle nuove disposizioni, è previsto un regime transitorio, applicabile fino al 1.5.2019.
29/06/2016
Ai fini dell’applicazione delle regole sulla territorialità IVA delle prestazioni di servizio, assume particolare rilievo l’individuazione del luogo di stabilimento del committente soggetto passivo. Quando il committente non residente dispone di una o più stabili organizzazioni localizzate in diversi Paesi membri, l’individuazione dell’effettivo destinatario del servizio può risultare assai complessa. In tali circostanze occorre dunque osservare i criteri dettati dal Regolamento n. 282/2011/UE per l’identificazione del committente e, di conseguenza, del Paese di tassazione dell’operazione.
15/06/2016
I servizi di trasporto aereo di passeggeri assumono rilevanza IVA in Italia in proporzione alla distanza percorsa nel territorio nazionale. Nei trasporti aerei internazionali, tuttavia, la tratta interna beneficia della non imponibilità IVA. Esaminiamo di seguito i criteri di localizzazione territoriale del servizio di trasporto aereo di passeggeri e i connessi adempimenti posti in capo ai committenti soggetti passivi.
01/06/2016
Con la Norma di comportamento n. 187, l’AIDC si è pronunciata sul momento di effettuazione delle prestazioni di intermediazione e sui connessi adempimenti IVA in capo alle imprese mandanti italiane. Secondo l’AIDC, in particolare, le intermediazioni rese da agenti esteri non costituiscono prestazioni di carattere periodico o continuativo, ma assumono rilievo ai fini IVA alla data della loro ultimazione, ossia nel momento di maturazione del diritto al corrispettivo che, generalmente, coincide con la conclusione dell’affare tra l’agente e il cliente del committente, con l’accettazione da parte della casa mandante.
18/05/2016
Secondo la Corte di Cassazione, la cessione di beni temporaneamente esportati nell’ambito di una manifestazione fieristica costituisce una cessione all’esportazione non imponibile e, pertanto, concorre alla formazione del plafond. Esaminiamo di seguito le importanti conclusioni cui sono giunti i giudici di legittimità e i relativi riflessi sulle cessioni extraterritoriali di beni.