Circolari FE Pubblicate

La guida per operare con l’estero

09/05/2018
L’art. 143, Direttiva 2006/112/CE, disciplina un regime di sospensione dell’IVA all’importazione per i beni di provenienza extracomunitaria destinati a proseguire, in esecuzione di una cessione intracomunitaria o di un trasferimento a "se stessi", verso un altro Paese membro. Nell'ambito delle Conclusioni presentate lo scorso 22.3.2018 relativamente alla Causa C-108/17, l'Avvocatura generale presso la Corte di giustizia europea ha reso alcune interessanti indicazioni sulle condizioni necessarie per l'applicazione di tale regime sospensivo.
02/05/2018
Con il DM 26.3.2018, il MIT, di concerto con l'Agenzia delle Entrate, ha definito le nuove procedure di controllo degli acquisti intracomunitari di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi. Con il successivo Provvedimento 19.4.2018, prot. n. 84332, l’Agenzia delle Entrate ha poi definito la documentazione da presentare per l'immatricolazione di autoveicoli e motoveicoli di provenienza comunitaria, acquistati in applicazione del regime del margine o destinati a essere utilizzati quali beni strumentali nell'esercizio dell'attività d'impresa.
11/04/2018
Esaminiamo di seguito modalità e termini di emissione e annotazione delle fatture relative alle operazioni intracomunitarie, tenendo peraltro conto del nuovo termine per esercitare il diritto alla detrazione IVA.
28/03/2018
Le imprese italiane che operano in Svizzera, o dispongono di una sede nel territorio della Confederazione Elvetica, sono tenute alla nomina di un rappresentante fiscale per assolvere gli obblighi IVA. L'obbligo di assoggettamento a imposta, in particolare, riguarda le imprese il cui volume d'affari globale, non più soltanto quello conseguito sul territorio svizzero, supera la soglia annua di CHF 100. 000.
14/03/2018
Con l’Ordinanza n. 28709/2017, la Corte di Cassazione è tornata a occuparsi della qualificazione IVA delle esportazioni in conto lavorazione. Confermando il proprio consolidato orientamento, i giudici di legittimità hanno ribadito che i trasferimenti di beni all’estero con la procedura dell’esportazione temporanea o definitiva, ma non in esecuzione di un contratto di compravendita, non possono beneficiare del regime di non imponibilità IVA e, pertanto, non concorrono alla formazione del plafond. La questione non deve essere sottovalutata, sia in considerazione della costante attenzione manifestata dall’Amministrazione finanziaria per queste operazioni, sia per i riflessi sanzionatori, specie in caso di ripresa a tassazione degli acquisti effettuati senza applicazione dell’imposta utilizzando un plafond costituito da operazioni illegittimamente qualificate come cessioni all’esportazione non imponibili.
28/02/2018
Esaminiamo di seguito le nuove modalità di utilizzo e compilazione degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie effettuate dal 1.1.2018, sulla base dei primi chiarimenti diffusi dall'Agenzia delle Dogane.
14/02/2018
Nell'ambito del progetto di riforma della disciplina IVA intracomunitaria, la Commissione europea ha previsto nuove modalità semplificate per attestare l'avvenuto trasferimento dei beni nel Paese membro dell'acquirente. Tali misure di semplificazione, di applicazione comune, potranno essere adottate soltanto dai soggetti passivi certificati. Gli altri operatori dovranno quindi continuare a osservare le indicazioni rese dagli interventi di prassi dell'Amministrazione finanziaria e dalla giurisprudenza.
31/01/2018
Con RM n. 5/E/2018, l'Agenzia delle Entrate ha reso chiarimenti in materia di depositi IVA, a seguito delle novità introdotte dal DL 193/2016 e dalle relative disposizioni attuative contenute nel DM 23.2.2017. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che nel caso d’immissione in libera pratica dei beni nel deposito, il soggetto che effettua l'estrazione può assolvere l'imposta con il meccanismo del reverse charge, senza prestare la relativa garanzia, qualora possieda i requisiti di affidabilità, effettivi o presunti, indicati dal decreto attuativo.
17/01/2018
L'art. 1, commi da 1011 a 1017, L. 205/2017 (c.d. "Legge di Bilancio 2018"), ha introdotto, con effetto dal 1.1.2019, una nuova imposta sulle prestazioni di servizi digitali rese nei confronti dei soggetti residenti che rivestono la qualifica di sostituti d'imposta e delle stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti. L'applicazione pratica del nuovo tributo impone alle imprese italiane che operano nel settore dell'e-commerce nazionale e internazionale, l'adozione di soluzioni tecniche per la verifica della residenza fiscale e della qualità del cliente, determinando peraltro uno svantaggio competitivo in termini di imposizione fiscale rispetto agli operatori non residenti.
20/12/2017
I soggetti passivi che dal prossimo anno non saranno più tenuti alla presentazione degli elenchi riepilogativi riferiti agli acquisti intracomunitari di beni e servizi, dovranno comunque presentare i modelli di rettifica, qualora le eventuali variazioni intervenute riguardino periodi antecedenti l'anno 2018. Esaminiamo di seguito le modalità di compilazione del modello INTRA 2-quinquies, ossia dell'elenco riepilogativo da presentare per comunicare le rettifiche alle prestazioni di servizio ricevute.