Circolari FE Pubblicate
La guida per operare con l’estero
25/03/2020
Nella Risposta n. 35/2020, l’Agenzia delle Entrate ha esaminato il trattamento IVA applicabile al riaddebito delle prestazioni di servizi in ambito intracomunitario, con particolare riferimento alle manifestazioni fieristiche e culturali e ad ai servizi ad esse connesse. Nel documento di prassi, l’Amministrazione finanziarie ha poi chiarito il trattamento IVA applicabile ai servizi di sponsorizzazione della manifestazione fieristica.
11/03/2020
Dal 2020, gli esportatori abituali non sono più tenuti a consegnare o spedire ai propri fornitori le dichiarazioni d’intento. Inoltre, è venuto meno l’obbligo di numerare progressivamente le stesse e di annotarle negli appositi registri. I fornitori restano tenuti a verificare l’avvenuta trasmissione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione d’intento da parte dell’esportatore abituale, nonché a indicare in fattura gli estremi di protocollo della dichiarazione d’intento. Con Provvedimento 27.2.2020, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello di dichiarazione d’intento, utilizzabile a decorrere dal 2.3.2020, le relative istruzioni di compilazione e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica, recependo le semplificazioni introdotte dal Decreto “Crescita”.
26/02/2020
Le imprese che operano prevalentemente con controparti estere si trovano strutturalmente a credito dell'IVA corrisposta sugli acquisti effettuati in Italia. Assume dunque rilievo, anche ai fini dell'ottimizzazione dei flussi finanziari, la possibilità di chiedere il rimborso del credito IVA maturato nell’anno precedente. Esaminiamo di seguito le procedure da osservare per richiedere il rimborso del credito IVA maturato nell’anno precedente.
12/02/2020
Il DL 34/2019, c.d. Decreto “Crescita”, ha introdotto alcune significative semplificazioni alla disciplina delle dichiarazioni di intento, inasprendo contestualmente il regime sanzionatorio previsto in capo ai fornitori degli esportatori abituali. Tali modifiche avrebbero dovuto trovare applicazione a decorrere dal 1.1.2020, tuttavia, in mancanza del relativo provvedimento attuativo (che avrebbe dovuto essere emanato dall’Agenzia delle Entrate entro il termine del 29.8.2019), non sono ancora di fatto applicabili.
29/01/2020
Il DL 124/2019, c.d. “Collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2020”, ha modificato i termini per la trasmissione della Comunicazione delle operazioni transfrontaliere, prevedendone l’invio con cadenza trimestrale. Tale modifica normativa è entrata in vigore il 25.12.2019 e, pertanto, entro il 31.1.2020 è ancora possibile trasmettere la comunicazione relativa al mese di novembre, senza incorrere in sanzioni. Riepiloghiamo di seguito i principali aspetti dell’adempimento e gli effetti delle modifiche recentemente intervenute.
16/01/2020
Con effetto dal 1.1.2020, la Direttiva 2018/1910/UE ha introdotto il nuovo art. 17-bis nella Direttiva 2006/112/CE, disciplinante le modalità di applicazione dell’IVA nei contratti di consignment stock. Tale intervento normativo uniforma, a livello comunitario, le procedure IVA da adottare in relazione a tale peculiare tipologia contrattuale, risolvendo le problematiche conseguenti alle diverse regole previste da taluni Stati membri.
31/12/2019
Con effetto dal 1.1.2020, la Direttiva 2018/1910/UE ha introdotto il nuovo art. 36-bis nella Direttiva 2006/112/CE, che disciplina le modalità di applicazione dell’IVA nelle c.d. vendite a catena, ossia nelle cessioni consecutive di beni oggetto di un unico trasporto intracomunitario.
11/12/2019
Per effetto delle modifiche apportate dalla Direttiva 2018/1910/UE all’art. 138, Direttiva 2006/112/CE, a partire dal 1.1.2020, ai fini dell’applicazione del regime fiscale riconosciuto alle operazioni intracomunitarie, diventeranno requisiti sostanziali: il numero identificativo IVA del cessionario stabilito in un Paese membro diverso da quello di partenza dei beni e la corretta dichiarazione delle cessioni intracomunitarie dei beni nell’elenco riepilogativo INTRA-1-bis. In assenza di tali requisiti, il Paese membro della cessione sarà legittimato a negare il trattamento di non imponibilità IVA, con il conseguente obbligo di assoggettamento a IVA dell’’operazione.
30/11/2019
Il Partito conservatore inglese ha recentemente annunciato che in caso di esito positivo delle imminenti elezioni politiche, procederà a realizzare l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea entro il prossimo 31.1.2020. Pare dunque opportuno tornare sull’argomento, riepilogando i principali effetti IVA della Brexit in capo agli operatori italiani che commerciano con il Regno Unito; seguiranno poi approfondimenti circa la materia doganale.
08/11/2019
Al fine di armonizzare in ambito comunitario le modalità di attestazione della movimentazione fisica dei beni da un Paese membro all’altro, il nuovo art. 45-bis, Regolamento 282/2011/UE, in vigore dal 1.1.2020, specifica la documentazione necessaria per beneficiare della non imponibilità IVA accordata alle cessioni intracomunitarie di beni.