In arrivo stringenti limitazioni al bonus Industria 4.0

17 dicembre 2024
Negli ultimi giorni, i Relatori del DDL “Bilancio 2025” hanno presentato un emendamento che prevede l’introduzione di stringenti limitazioni al bonus Industria 4.0. L’intento della compagine governativa è evidentemente quello di “dirottare” gli investimenti Industria 4.0 sul bonus Transizione 5.0, finanziato dal PNRR, per il quale è previsto un significativo restyling, con l’introduzione di misure di semplificazione e nuove e ben più elevate aliquote di agevolazione. Relativamente agli investimenti in beni materiali da effettuare nell’anno 2025 è, infatti, prevista l’introduzione di un tetto massimo di risorse disponibili, pari a € 2,2 miliardi, al cui raggiungimento il credito d’imposta non sarà più riconosciuto. Il testo dell’emendamento prevede, in particolare, che le imprese che intendono avvalersi del credito d’imposta nell’anno 2025 siano tenute a trasmettere al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, utilizzando il modello approvato dal DM 24.4.2024 che sarà appositamente modificato, una comunicazione contenente l’ammontare delle spese sostenute ed il credito maturato. Sulla base dell’ordine cronologico di ricezione delle comunicazioni, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy predisporrà l’elenco delle imprese ammesse all’agevolazione, che sarà poi trasmesso all’Agenzia delle Entrate ai fini dell’utilizzo del relativo credito d’imposta. Una volta raggiunto il limite di spesa di € 2,2 miliardi, tuttavia, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sospenderà l’invio delle domande di agevolazione, dandone notizia sul proprio sito istituzionale. Dunque, la comunicazione circa l’ammissibilità o meno al credito d’imposta degli investimenti effettuati sarà trasmessa solo a seguito dell’avvio degli investimenti stessi, con la concreta possibilità di non vedersi riconosciuto alcun credito d’imposta a seguito dell’esaurimento delle risorse disponibili. Tale limitazione, tuttavia, non troverà applicazione in relazione agli investimenti per i quali, alla data di pubblicazione della “Legge di Bilancio 2025” (presumibilmente prevista per il 31.12.2024), l’ordine di acquisto dei beni agevolabili risulti accettato dal fornitore e siano stati pagati acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione degli stessi beni. Pertanto, in caso di prenotazione degli investimenti entro la data di pubblicazione della “Legge di Bilancio 2025”, troverà applicazione l’attuale impianto normativo e non si correrà il rischio di vedersi negare il bonus a seguito dell’esaurimento delle risorse disponibili. Con riguardo, invece, agli investimenti in beni immateriali, l’emendamento prevede l’eliminazione dell’agevolazione per gli investimenti da effettuarsi nell’anno 2025. Anche in questa ipotesi permane, tuttavia, la possibilità di fruire del credito d’imposta nella misura prevista per il 2024 (15%), per gli investimenti “prenotati” (ordine e acconto del 20%) entro il prossimo 31.12.2024 e realizzati entro il 30.6.2025.

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