Circolari FE Pubblicate
La guida per operare con l’estero
19/06/2024
Le prestazioni di intermediazione rese tra soggetti passivi d’imposta rientrano nella regola generale territoriale di cui all’art. 7-ter, DPR 633/1972, ossia tra i c.d. servizi “generici”, e sono quindi imponibili ai fini IVA nel Paese di stabilimento del committente, a prescindere dal luogo ove la prestazione intermediata è resa. Trattandosi di prestazioni di servizi “generici”, tali operazioni devono essere incluse nei modelli INTRASTAT relativi ai servizi.
05/06/2024
Con la recentissima Ordinanza n. 15679/2024, la Corte di Cassazione si è espressa sulla possibilità di utilizzare il plafond IVA per l’acquisto di autoveicoli, ossia di beni per i quali è prevista, nella generalità dei casi, la parziale detraibilità dell’imposta. Secondo i giudici di legittimità, in tale ipotesi, il regime di non imponibilità IVA accordato dall’art. 8, c. 1, lett. c), DPR 633/1972, può trovare applicazione a condizione che il cedente accerti che l’acquirente, sulla base delle proprie condizioni soggettive, non subisca limitazioni alla detrazione dell’IVA afferente agli autoveicoli. Il rigido orientamento assunto dai giudici di legittimità parrebbe trovare applicazione, oltre che per l’acquisto di autoveicoli, anche per la generalità dei beni e servizi a IVA parzialmente detraibile.
22/05/2024
Con Sentenza n. 5778/2024, la Corte di Cassazione ha riconosciuto piena legittimità all’istituto della rivalsa IVA di cui all’art. 60, c. 7, DPR 633/1972, nonostante l’Agenzia delle Entrate ne avesse negato l’applicabilità sostenendo che lo splafonamento integrava una violazione di carattere sostanziale che, conseguentemente, non legittimava il diritto alla detrazione dell’IVA pagata dall’esportatore abituale in sede di accertamento.
08/05/2024
Con la recente RM n. 22/E/2024, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’avvenuta stipula di un accordo di reciprocità tra l’Italia e il Regno Unito, ai fini dell’erogazione del rimborso dell’IVA assolta dagli operatori italiani sul territorio britannico. L’accordo, che trova applicazione retroattiva dal 1.1.2021, prevede che gli operatori italiani presentino l’istanza di rimborso per gli acquisti di beni e servizi effettuati nel territorio britannico sulla base della normativa ivi vigente.
24/04/2024
In base all’art. 41, c. 3, DL 331/1993, non sono assimilati alle cessioni intracomunitarie, i trasferimenti di beni dall’Italia in un altro Paese membro effettuate da operatori nazionali per esigenze della propria impresa, a condizione che i beni siano successivamente trasportati o spediti al committente, soggetto passivo, nel territorio dello Stato. In caso contrario occorre identificarsi o nominare un rappresentante fiscale nel Paese di lavorazione dei beni, poiché il trasferimento dei beni da uno Stato all’altro costituisce una cessione intracomunitaria nel Paese di partenza dei beni e un acquisto intracomunitario nel Paese di destinazione degli stessi.
16/04/2024
Con Risposta a interpello n. 58/E/2024, l’Agenzia delle Entrate è tornata a esprimersi sulle corrette modalità di assolvimento dell’IVA in relazione all’acquisto di beni, già esistenti nel territorio dello Stato, da soggetti non residenti identificati direttamente o con rappresentante fiscale in Italia. In tale documento di prassi, l’Amministrazione finanziaria ha inoltre chiarito che il rappresentante fiscale o la posizione IVA aperta in Italia possono trasmettere il documento contabile rappresentativo dell’operazione attraverso il Sistema di Interscambio.
27/03/2024
Il decreto attuativo della delega fiscale recante la Riforma del sistema sanzionatorio, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri lo scorso 21.2.2024, prevede, tra l’altro, la rimodulazione delle sanzioni previste in caso di violazioni relative alle esportazioni. Esaminiamo di seguito, per brevi flash, le nuove misure delle sanzioni applicabili in caso di esportazione indiretta effettuata oltre 90 giorni dalla consegna dei beni al cessionario non residente, nonché delle sanzioni applicabili agli esportatori abituali e ai loro fornitori.
13/03/2024
Al fine di sostenere la ripresa della filiera del turismo nazionale e potenziare il rilancio internazionale dell’attrattività turistica italiana, la “Legge di Bilancio 2024” ha ridotto da € 154,94 a € 70, per le cessioni effettuate a decorrere dal 1.2.2024, l’ammontare complessivo delle cessioni, comprensivo dell’IVA, oltre il quale è possibile beneficiare dello sgravio dell’imposta accordato ai soggetti domiciliati o residenti al di fuori dell’Unione Europea che acquistano beni destinati all’uso personale o familiare da trasportarsi nei bagagli personali in territorio extracomunitario. Con CM n. 3/E/2024, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla nuova soglia di esenzione, riepilogando altresì le condizioni che consentono l’applicazione del c.d. tax free shopping.
28/02/2024
Ai fini della determinazione del plafond IVA disponibile, gli esportatori abituali possono utilizzare due diverse metodologie, tra loro alternative: il plafond fisso, costituito dalle operazioni con l’estero registrate nell’anno solare precedente, e il plafond mobile, costituito dalle operazioni con l’estero registrate nei 12 mesi precedenti. La scelta della metodologia di computo del plafond deve essere effettuata preventivamente e non può essere modificata in corso d’anno.
14/02/2024
Dallo scorso 1.2.2024 trovano applicazione le nuove specifiche tecniche, versione 1.8, della fatturazione elettronica. Tra le modifiche e le implementazioni apportate assumono particolare rilievo l’introduzione di un nuovo controllo per lo scarto delle fatture relative a dichiarazioni d’intento invalidate, nonché l’utilizzo del tipo documento “TD28” per adempiere alla Comunicazione delle operazioni transfrontaliere nell’ipotesi in cui il fornitore non residente, identificato in Italia, abbia erroneamente emesso una fattura gravata da IVA.