Circolari TA Pubblicate

Tematiche riguardanti le aziende

21/10/2016
Con CM n. 42/E/2016, l’Agenzia delle Entrate è tornata a esaminare la nuova disciplina del ravvedimento operoso, focalizzando l’attenzione sugli errori commessi in sede di compilazione e presentazione delle dichiarazioni. Tra le tante interessanti indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, assumono particolare rilievo le istruzioni per regolarizzare l’omesso versamento del debito IVA risultante da una liquidazione periodica, utilizzando in compensazione il credito IVA maturato successivamente.
18/10/2016
Con un recente intervento, la Corte di Cassazione ha legittimato l’utilizzo del plafond IVA nei contratti di appalto per la costruzione d’immobili. Le condivisibili conclusioni cui è giunta la giurisprudenza di legittimità, tuttavia, si pongono in aperto contrasto con l’orientamento costante dell’Agenzia delle Entrate.
14/10/2016
Il D.Lgs. 185/2016 ha modificato nuovamente la procedura della comunicazione preventiva richiesta ai committenti, imprenditori e professionisti, delle prestazioni di lavoro accessorio. Il decreto ha poi introdotto una specifica sanzione amministrativa per il mancato invio della comunicazione obbligatoria. Le nuove regole sono in vigore dallo scorso 8.10.2016 ma, non essendo ancora disponibili i canali di trasmissione, è opportuno inviare la comunicazione ai recapiti previsti per il lavoro intermittente.
11/10/2016
Con il Comunicato stampa 3.10.2016, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’invio, a oltre 60.000 soggetti passivi, della comunicazione di cancellazione della loro partita IVA dall’archivio VIES. L’effettiva cancellazione della partita IVA dal VIES avviene dopo 60 giorni dalla notifica della comunicazione. In tale arco temporale è quindi possibile rivolgersi all’Ufficio per attestare l’effettiva operatività in ambito comunitario e conservare l’iscrizione della propria partita IVA nella banca dati dei soggetti autorizzati a effettuare operazioni intracomunitarie.
07/10/2016
Entro il prossimo 31.10.2016 deve essere trasmessa la comunicazione dei finanziamenti e degli apporti di capitale eventualmente effettuati nel corso del 2015 dai soci, e dai familiari dell’imprenditore, a favore dell’impresa. L’obbligo di comunicazione ricorre soltanto se l’ammontare dei finanziamenti o delle capitalizzazioni, separatamente considerati, è pari o superiore alla soglia di € 3.600.
04/10/2016
Le aziende che nel corso del 2015 hanno concesso beni in godimento a soci e/o familiari senza addebitare alcun corrispettivo, o addebitando un corrispettivo inferiore al valore di mercato, sono tenute a comunicare all’Agenzia delle Entrate i relativi dati entro il prossimo 31.10.2016. Pare dunque opportuno tornare sull’adempimento, riepilogandone le principali caratteristiche.
30/09/2016
La Commissione europea è in procinto di prorogare sino a tutto il 2019 l’autorizzazione concessa all’Italia di predeterminare, nella misura del 40%, la quota di IVA detraibile delle autovetture non utilizzate esclusivamente nell’ambito dell’attività d’impresa. È dunque opportuno tornare sull’argomento, riepilogando la disciplina IVA degli autoveicoli d’impresa.
27/09/2016
Nell’ambito della L. 166/2016, di contrasto allo spreco alimentare, sono state inserite anche alcune disposizioni fiscali volte ad ampliare le categorie dei destinatari e le tipologie dei prodotti ricompresi nella disciplina agevolata delle cessioni gratuite di beni, nonché a semplificarne le relative procedure amministrative. È stata poi prevista la riduzione della TARI per le imprese che a titolo gratuito cedono prodotti alimentari agli indigenti o che li destinano all’alimentazione degli animali.
23/09/2016
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riacceso l’annoso dibattito circa i termini per la presentazione della dichiarazione integrativa a favore del contribuente. Pare dunque opportuno esaminare modalità e tempistiche di presentazione della dichiarazione dei redditi, tenendo anche conto del nuovo impianto sanzionatorio.
20/09/2016
Con RM n. 75/E/2016, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la maggiore IVA determinatasi a seguito di un accertamento definito con il regolare pagamento delle somme dovute, può essere addebitata dal fornitore in via di rivalsa all’Ente pubblico cliente senza che operi il meccanismo della scissione del pagamento.